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miércoles, 3 de diciembre de 2014

H.P.Lovecraft - Necronomicon








Secondo lo scrittore di racconti fantastici Howard Phillips Lovecraft, il Necronomicon (il cui titolo originale in arabo è Al Azif) è un testo di magia nera redatto da uno stregone arabo di nome Abdul Alhazred, vissuto nello Yemen nell'VIII secolo e morto a Damasco in circostanze misteriose (si dice fatto a pezzi in pieno giorno da un essere invisibile).
In realtà il Necronomicon è uno pseudobiblium, cioè un libro mai scritto, ma citato come se fosse vero in libri realmente esistenti. Il Necronomicon, infatti, è solo un espediente letterario creato da Lovecraft per dare verosimiglianza ai propri racconti, che diventò gradualmente un gioco intellettuale quando anche altri scrittori cominciarono a citarlo nei loro racconti di generehorror o fantascientifico. Lo stesso Lovecraft fu quasi costretto, a un certo punto, a confessare che il Necronomicon era una sua invenzione quando si accorse che troppi suoi fan lo avevano preso sul serio; ed anche oggi non mancano persone che credono alla reale esistenza delNecronomicon.
C'è incertezza su quale possa essere stata la fonte ispiratrice di Lovecraft per la creazione del Necronomicon. Secondo Gianfranco De Turris e Sebastiano Fusco sarebbe stata la Chiave di Salomone, un celebre grimorio che l'autore di Providence avrebbe conosciuto attraverso Cerimonial Magic, un libro di Arthur Edward Waite del 1898, mentre secondo lo studioso americano Roger Bryant ilNecronomicon sarebbe un adattamento del Picatrix, un testo arabo di magia del XII secolo. Per Domenico Cammarota, invece, il Picatrixnon può essere la fonte del Necronomicon perché non è un testo di magia, ma di alchimia e di erboristeria. Lovecraft, però, si sarebbe ispirato al suo autore, l'alchimista iracheno ‘Abd al-Latīf, per creare la figura di Abdul Alhazred.
Il libro cominciò ad uscire dalla finzione letteraria per entrare nel mondo reale nel 1941, quando un antiquario di New York, Philip Duchesne, mise nel proprio catalogo un riferimento al Necronomicon, di cui forniva la descrizione e fissava il prezzo a 776.67 € (900 dollar)i. Nel 1953 il giornalista Arthur Scott, in un articolo sul mensile americano Sir!, sostenne che il Necronomicon fosse scritto su fogli di pelle umana prelevata da persone uccise con fatture stregonesche.
Da quel momento si moltiplicano i riferimenti al Necronomicon sui bollettini dei bibliofili e perfino nel catalogo della Biblioteca Centrale dell'Università della California. Alla fine degli anni sessanta Lyon Sprague De Camp, durante un viaggio in Oriente, acquista uno strano manoscritto proveniente da un villaggio del nord dell'Iraq e al ritorno lo fa esaminare da alcuni esperti americani che però lo avvertono che il testo è una sequenza di segni priva di significato, che cerca di assomigliare al persiano e che risale al XIX secolo: un imbroglio, insomma. Sprague De Camp decide comunque di pubblicarlo in facsimile, raccontando la vicenda e facendolo passare per ilNecronomicon, aggiungendo particolari inquietanti per rendere il tutto verosimile.
Negli anni settanta Colin Wilson sostiene che Lovecraft mentiva quando affermava che il Necronomicon non esiste, per coprire le responsabilità del padre, affiliato alla massoneria egiziana fondata da Cagliostro e possessore di una copia del Necronomicon(probabilmente, nella traduzione inglese effettuata da John Dee).




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